Le classificazioni della bellezza non mi piacciono

Sfoglio sempre i quotidiani mentre faccio colazione e stamattina mi sono imbattuta nell’articolo che vedete qui sotto, lo leggo e rimango perplessa a riflettere su come si possa classificare “curvy” una ragazza di 1,72 per 62 kg di peso il cui BMI è di 20,9, cioè rientrante perfettamente nella casella del normopeso secondo la tabella OMS riportata anche sul sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=135&area=Vivi_sano).

In questo momento la mia mente è affollata; mi ricordo delle ragazze che ho valutato dal punto di vista nutrizionale perché avevano un rapporto disturbato con il cibo, mi ricordo di tutte le ragazze arrivate in studio ripetendomi come un mantra che “dovevano assolutamente dimagrire” e che hanno scoperto che il corpo deve essere prima di tutto in salute e che la bellezza e lo star bene con se stessi non sono legati ad una taglia o a cosa segna l’ago di una bilancia. Una domanda però risuona fortissima dentro di me: perché dobbiamo ancora classificare il corpo della donna in curvy e non curvy? Esistono solo le donne, belle nella loro imperfezione, belle nella loro autenticità ed unicità.

http://www.lastampa.it/2016/08/03/edizioni/biella/da-cossato-verso-miss-italia-orgogliosa-di-essere-curvy-yY0mkPLt5VEtFGJP3PCGYN/pagina.html