La lista delle piccole cose che fanno bene. Ogni esperienza ci regala molto di più di quanto crediamo o ricordiamo. Facciamo un esempio di un pezzo di cioccolato: avete mai notato tutte le tappe che ci portano dal decidere di mangiare la tavoletta di cioccolato conservata in dispensa e l’atto di averlo mangiato? Cosa sapete dirmi sui passi compiuti, sul rumore della carta che avete toccato, sul contatto tra il cioccolato e le vostre dita, sul profumo emanato dal cioccolato e sulle sensazioni sprigionate dal suo sciogliersi in bocca? Quando sei consapevole e attento percepisci appieno lo spostamento del corpo verso la dispensa in ogni passo compiuto, senti le dita aprirla e afferrare la confezione, poi aprirla e toc staccarne un pezzo e poi senti la consistenza tra le dita fino a quando non arriva sulle labbra… esercizio delle pillole di mindfulness da fare con qualsiasi cibo avrete davanti, mangiatelo come se fosse l’ultimo sulla terra e poi non ne facessero più, state nell’esperienza e cogliete le differenze con tutte le altre volte che lo avete fatto
Progesterone: un ormone fondamentale per l’equilibrio del ciclo femminile, assicura il giusto ispessimento dell’endometrio e che non avvenga spotting pre ciclo, fa in modo che l’endometrio resti al suo posto per i 14 giorni del periodo post ovulatorio. Se il livello di progesterone è basso la sindrome premestruale può peggiorare diventando disagevole, si possono avere cicli più abbondanti ed irregolari nella cadenza. L’estrogeno dominanza è una delle cause di deficit del progesterone, i due ormoni hanno una relazione simbiontica, uno controlla l’altro, e se i livelli di uno dei due sono sballati si va verso aumento di peso, possibile comparsa o peggioramento della cellulite, dolore eccessivo durante il ciclo, possibilità di comparsa di fibromi uterini, pancia gonfia e umore ballerino. Il progesterone infatti ha effetto sul tono dell’umore, agisce come antidepressivo se non è al livello giusto può portare verso insonnia, irritabilità, ansia e cattivo umore. Se il progesterone è troppo basso il messaggio al corpo è di favorire il metabolismo dei glucidi con aumento dello zucchero nel sangue e si può avere la cellulite; il progesterone infatti spinge ad utilizzare i trigliceridi immagazzinati nel tessuto adiposo. Il progesterone ad un livello adeguato permette di gestire bene il contenuto di liquidi del corpo, evitando fenomeni di ritenzione idrica, in più stimola la produzione di collagene e se non ne abbiamo a sufficienza la pelle ne risente. Come faccio ad introdurre cibi che sostengano la produzione di progesterone? Mangiando fibre (semi di lino, quinoa, orzo), Zinco (noci, frutti di mare, verdure verdi, semi di zucca), vitamina B6 semi di girasole, pesce, tacchino e frutta essiccata), Magnesio (pesce, spinaci, cioccolato fondente, noci e semi, cereali integrali), Vitamina C (arance, broccoli, kiwi, peperoni gialli, cavolo), L-Arginina (lenticchie, salmone, semi di zucca, pollo, maiale, verdure a foglia verde)#progesterone #alimentazionesana #ormonifemminili #ormoni #progesterone #lowprogesteroneproblems #sindromepremestruale #pms #nutrizione #ormonifemminili #ormonifemminilidonne #ormonefeminin #asti #alessandria #nutrizionealfemminile #hormonalbalance
Ricettina? Budino Paleo con banana, fragole, lamponi e cioccolato 90%400 ml di bevanda di cocco senza zucchero aggiunto5,6 gr di agar agar in polvere per addensare100 gr di fragole fresche e lamponivanillinauna banana matura20 gr di cioccolato fontente 90%cocco rapè, mirtilli e cioccolato fondente 90% per guarnireIn un pentolino scaldare la bevanda di cocco e unire l’agar agar, portare a ebollizione la crema mescolando continuamente per 2-3 minutiLavare le fragole e i lamponi e unirli alla banana e mixare con il minipimerUnire la purea di frutta alla bevanda di cocco e agar e mescolare bene, unire poi i riccioli di cioccolato fondente; mettere in stampo e poi 2 ore in frigo a solidificareGuarnire con cocco rapè, cioccolato fondente e frutti di bosco e gustare. (ricetta modificata da quella di @armonia_paleo ) #antiinfiammatoria #dieta
Mi sono ritrovata in passato a compiere azioni che poi non mi ero resa conto di aver compiuto, ad esempio trovarmi in un posto e non ricordami il tragitto fatto per arrivare li. Da quando ho iniziato il mio percorso per capire ed utilizzare la #mindfulness l’ho inserita prima di tutto nella mia quotidianità e tra gli esercizi che ho fatto c’era questo: fare la lista delle attività compiute nella giornata e stabilire la percentuale di presenza avuta durante lo svolgimento di questa attività poi dovevo anche scrivere se nello stesso tempo stavo facendo anche un’altra azione. Vi faccio un esempio parlo al telefono mentre mangio il mio pranzo, guardo il telefono mentre mio marito mi parla, penso a cosa dovrò più tardi mentre guido. Fare due attività secondo voi come influisce sul livello di attenzione e di partecipazione di entrambe? quanto ci rendiamo conto dello svolgimento di una o dell’altra azione? Fate l’esercizio, mi piacerebbe poi sapere cosa avrete notato😀🌷#mindufulleating #minfultips #attenzioneaidettagli #consapevolezza #consapevolezzadisè #siiconsapevole #mindfulliving #mindful
Sei
tanto carina di viso se solo fossi più magra… questa frase è
piombata come uno schiaffo sono tantissime volte, nei colloqui con le
persone che si affidano a me e nella mia vita. Mi ricordo di mia
madre che mi portava a provare i vestiti da bambina, avrò avuto
10-11 anni, io uscivo dal camerino e mi guardava con sguardo
amorevole insieme alla commessa e poi apriva bocca e diceva: “sei
tanto carina se solo fossi più magra…”, quella frase girava li
sospesa sulla mia testa come un avvoltoio volteggia su una carcassa e
poi mi si appiccicava addosso come la gomma da masticare e non se ne
andava più via, il suo era un commento carico di affetto, atto a
spronarmi verso il miglioramento ma nelle mie orecchie suonava come
un non vai bene così, non sei abbastanza.
Alle
scuole elementari ricordo con orrore il giorno del libretto rosso,
venivano certi signori dell’ASL e ti pesavano e poi ti cercavano i
pidocchi, io odiavo quel giorno perché mi spettinavano e perché
scrivevano sul famigerato libretto rosso che ero in sovrappeso,
sempre in sovrappeso, da
li
io a merenda non potei
mangiare più pane e cioccolato o pane e marmellata ma i cracker o
la mela perché
ero diversa dalle altre, da li ho iniziato a confrontarmi con le
pance e le cosce delle altre bambine e a notare che eri presentata al
mondo dal numero della che segnava la bilancia o alla taglia dei
vestiti che indossavo.
Alla
fine ho iniziato a crederci, a credere di non andare bene, di non
essere abbastanza e di valere di meno per questo, ho iniziato a
misurare il mio valore sul peso che segnava la bilancia e sulla
taglia dei vestiti che indossavo o compravo. Mi sentivo manchevole di
qualcosa, meno rispetto alle amiche e l’unico mezzo che avevo
trovato per riequilibrare la bilancia era studiare, studiare tanto e
dimostrare che almeno, se non bella e magra potevo essere
intelligente.
Mi
misi in testa che le persone mi conoscessero dal mio corpo, dalla
taglia scritta sui jeans e che si potessero interessare a me solo se
fosse stata una S o un taglia 40/42; se qualcuno mi guardava pensavo
che mi stesse giudicando in base alla larghezza delle mie natiche o
del mio punto vita, e anche da ragazza è arrivata quella frase: “sei
tanto carina di viso, se solo fossi più magra”.
Quelle
parole che mi hanno legata indissolubilmente ad un numero io ero solo
una bambinetta con gli occhiali e le trecce, poi sono diventata un
numero e
più ero un numero più mangiavo per consolarmi, chiusa in una
cerchio, come quello del girotondo ma più invischiante, più triste.
Ero
sempre in lotta con il cibo, mangiavo poi restringevo poi rimangiavo,
tanto non andavo mai bene, tanto non sarei mai stata come le altre,
allora tanto vale indugiare nella dolcezza dello zucchero che ti si
appiccica alle dita, al cioccolato che ti avvolge e ti disegna baffi
golosi e profumati agli angoli della bocca, tanto vale allora sparire
dentro le pieghe di una sfogliata di mele, tanto per gli altri sei
solo un numero e nulla più, tanto dalla tua taglia hanno già capito
tutto di te e non gli interessa conoscerti, tanto ti feriranno e ti
abbandoneranno perché in realtà non sono interessati davvero a te
Con
il tempo, con
tanto tempo,
ho capito che valevo al di la della mia taglia, al di la del mio peso
e questo per me è stata una rivelazione e una liberazione, potevo
essere quello che volevo senza dover essere per forza identificata da
un numero. Finalmente potevo permettermi la libertà di essere me
stessa, ho smesso di combattere con un corpo che non rientrava mai in
un numero ma ho iniziato a prendermi cura di quel corpo e ad
ascoltarlo, con mia sorpresa lui ha risposto e mi ha fatto capire
quando aveva fame e quando invece era solo stanco e il cibo non gli
serviva.
Le
parole hanno un peso, impariamo ad usarle bene,
le persone sono persone e non si misurano con le bilance o con le
taglie e neppure con i centimetri si impara a conoscerle con il
cuore.
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